A scavà, a munnà, a repunne

"Quando la Terra dorme", un viaggio d'arte

“Entra prima tu, che io mi vergogno”

Agnese gira la chiave del portone e mi fa cenno di entrare prima di lei.

Angelo ha appena sistemato il proiettore. Sara e Valentina chiacchierano con il sindaco. Le persone iniziano a prendere posto.

“Buonasera a tutti”, dice Angelo, “e grazie di essere qui”.

È cominciato così l’incontro dello scorso 4 Gennaio nel Convento di S. Antonio a Civitaretenga, un incontro per ringraziare la popolazione di aver partecipato alla festa-spettacolo a chiusura del viaggio d’arte “Quando la Terra dorme”.

Ci credi che un paesino di scarse 150 anime è diventato, nel vero senso della parola, un palcoscenico teatrale?


Un Paesino dove l’aria sembra farsi più densa e le domande del quotidiano lasciano spazio al blu del cielo.


Questa è Civitaretenga per Diletta, membro della carovana di “Quando la Terra dorme”.

Che tu ci creda o no ciò che è accaduto il 28 Luglio 2023 è stato davvero incredibile!

Così, lo scorso 4 Gennaio, ci siamo incontrati per vedere con i nostri occhi il risultato di ciò che abbiamo realizzato tutti insieme.

Quel pomeriggio faceva freddo, un pomeriggio di quelli in cui senti di perdere il controllo delle dita delle mani, ma una volta entrati nella sala del Convento ci è bastato un attimo per scaldarci...

Le luci illuminavano le pareti in pietra di un arancione caldo e accogliente, il proiettore era pronto a mostrarci l’arte di cui tutti siamo stati artefici e l’idea di un piccolo buffet ha fatto sorridere le pance.

Eravamo pronti.

Vedendo il video reportage, realizzato con cura e passione da Francesco Paolucci, i miei occhi si sono velati di emozione. Giravo la testa a destra e a sinistra per vedere se fossi l’unica ad essersi emozionata e con mia grande sorpresa ho ritrovato nei volti dei presenti un sentire comune.

“Quando la terra dorme” ha racchiuso il piccolo borgo di Civitaretenga, lo Zafferano, la Casa Verde, il Convento, gli studenti e le studentesse dell’Università dell’Aquila e gli abitanti di Civitaretenga in un unico grande cuore.

È stato un viaggio d’arte che ha avvicinato mondi e realtà diverse lasciando da parte i confini e le distanze.

È testimonianza della magia di tante anime che hanno camminato insieme verso il mistero della vita del sottosuolo, dei suoi odori, dei suoi suoni e dei suoi colori.


Penso a questo porticato, che domani sarà colmo di risate e di stelle, ai volti distesi dei miei compagni, alle mangiate, alla gioia. Ed è come aspettare domani senza la preoccupazione, saldamente ancorato al prezioso presente. Anzi, è esattamente così” (Federico)


P. S. Ti lascio il video qui sotto. Fammi sapere se anche da dietro uno schermo si percepisce la magia, e sappi che potresti viverla anche tu!




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Conventus 5 gennaio 2024
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